Il 2 febbraio si celebra la Candelora.
Sin dai tempi antichi era ritenuta una festa sacra in onore del ritorno del Sole. Questo periodo rappresenta lo stadio finale della gestazione, in cui il divino materno darà poi alla luce la primavera.
Dal punto di vista iniziatico, dopo Scorpione che semina, con Halloween- Samhain, il solstizio d’inverno con Sole in Capricorno e l’inizio della nuova vita, si giunge ora alla metamorfosi, quel momento in cui l’embrione deve trasformarsi, deve distinguersi, affondare le proprie radici e prepararsi ad affrontare la vita come individuo.
Il termine Candelora deriva dalla tradizione del Messale Romano, in cui il celebrante del 2 febbraio benedice le candele che saranno usato durante l’anno. Secondo la storia ordinaria le candele sono state usate per più di 5000 anni e risalgono ai tempi degli Egizi. La parola “candela” deriva dal latino candere, che significa “splendere”.
Candelora, celebrata un tempo anche nelle tradizioni precristiane, è un momento ideale per fare splendere ciò che siamo veramente nell’oscurità separante di questo mondo. “Svègliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà” (Efesini 5,14), scrive Paolo, riassumendo l’essenza del messaggio gnostico cristiano, che implica lasciare andare l’identità illusoria del sogno umano basata sulla separazione e fare risorgere la nostra vera natura multidimensionale. Il simbolismo della candela che sostituisce le antiche torce che si accendevano attingendo ad un comune fuoco sacro, ci rimanda alla Luce del rinnovamento iniziatico e alla rinascita spirituale.
Del resto il mese di febbraio porta con sé, nella sua stessa etimologia, il significato della purificazione. Februare significa purificare ed è associato a tutta una serie di lunghi riti di purificazione e rinnovamento che in epoca romana il re Numa aveva istituito proprio nei mesi di gennaio e febbraio, nel rispetto di antiche tradizioni indoeuropee che collegavano questo periodo alla fine della cosiddetta “Lunga notte”.
Se ci atteniamo alla numerologia dei Tarocchi gli Arcani che ci raccontano la Candelora di questo 02/02/2020, sono la Papessa II e il Giudizio XX.
Nella Papessa c’è tutto il processo di gestazione e interiorizzazione. La Papessa è la Madre che nutre il suo segreto, è la Luce interiore che si manifesta. Si noti come dietro alla Papessa ci siano due torce, due fiaccole che, con la loro sagoma, perimetrano un Tempio, di cui si intravedono le colonne. E’ il Tempio della Conoscenza di cui la Papessa è depositaria. Non a caso, nella tradizione cristiana, è questa la ricorrenza della celebrazione di Gesù al Tempio. La Luce di Candelora, le torce della Papessa evocano il Fuoco Sacro, quel femminino fuoco che arde in molti rituali antichi, connessi alla Madre.
La devozione alla Madre attraverso questi rituali è solo una rappresentazione di una devozione interiore. Questo fuoco sacro che purifica tutto è una rappresentazione del fuoco interiore che brucia ogni tipo di ignoranza. Questo fuoco interiore viene simboleggiato dalla Papessa che è un richiamo alla solitudine e all’interiorità. Alle sue spalle due torce bruciano e continuano a bruciare finché l’unica cosa che rimane è quel “Sé” . Il fuoco sacro non si brucia mai, non si consuma mai, tutto ciò che si brucia è l’ignoranza di sé, quell’immagine che si crede di essere e che deve bruciarsi per rinascere attraverso un processo di gestazione interiore. L’Uovo che la Papessa custodisce è il simbolo di ciò che è stato concepito e nutrito nel mistico luogo del Tempio e nella dedizione alla Madre. La rinascita avviene esplicita con l’Arcano XX, il Giudizio. Qui dall’unione del principio maschile e di quello femminile, il fuoco interiore della Papessa che ha bruciato le immagini interiori dell’ego e ha restituito un nuovo Sé, diventa fiammella benefica e sancisce finalmente la nostra nuova Vita, la Resurrezione, unione e sintesi dell’Assoluto ch’è in noi.

Il Giudizio XX